Cinque libri “di corsa”

I periodi frenetici esistono, purtroppo, e spesso sono i migliori amici del blocco del lettore. Esistono però i libri che io definisco “da corsa”: romanzi veloci da leggere che non necessitano di grande impegno mentale, ma piacevoli e che possono essere piacevoli compagni per le nostre corse quotidiane o a letto la sera per rilassarci. Ecco a voi i primi cinque titoli per questa nuova rubrica.

Un genere che aiuta in questi periodo sono le raccolte di racconti di cui vi consiglio Le mille facce della stessa moneta dei Francesco Nucera edito da Augh! di  cui vi lascio qui la recensione. Le raccolte di racconti si prestano bene per gli spostamenti con i mezzi pubblici: infatti sono racconti veloci che si auto-concludono nel tempo di un mini viaggio.

Un romanzo breve, anzi brevissimo come La sovrana Lettrice di Alan Bennet edito da Adelphi che racconta la scoperta della lettura da parte dell’amatissima regina Elisabetta. Un romanzo velocissimo dalla natura teatrale, divertente già da me recensito anche questo, che si presta bene per essere portato in giro e per essere rilassante: la sua ironia di fondo aiuta a staccare la spina da quelle giornate che dovrebbero finire ancora prima di iniziare.

Si prestano bene a questa categoria tutti i romanzi auto-conclusivi: al rogo le saghe e benvenuti a libri come Non sarò mai la brava moglie di nessuno di Nadia Busato edito da Società Editrice Milanese (SEM) che per quanto affronti un tema così forte, per chi se la fosse persa lascio qui la recensione, da quel senso di pace e di fatalità che, a mio gusto, si adatta bene ai momenti di relax perchè come trama aiuta a isolarsi e crearsi una mini bolla.

Un romanzo breve che secondo me aiuta a superare i momenti di blocco del lettore è Marie aspetta Marie di Madaleine Bourdouxche edito anche questo da Adelphi che con la sua calma, la sua normalità aiuta a cambiare un po’ punto di vista: ogni azione ha un suo perchè anche quelle meno condivisibili. Qua trovate la recensione completa.

Ultimo libro per questo articolo è sicuramente Due Sirene in un bicchiere di Federica Brunini edito da Feltrinelli: è uno di quei testi che in momenti no, frenetici in cui sembra di essere in apnea apre i polmoni. Un romanzo pieno di vita, di sentimenti e di umanità che riesce con le parole a rimettere tutto nella giusta prospettiva. Qui vi lascio la recensione.

Se vi è piaciuta la nuova tipologia di articolo lasciate un like e condividete con i vostri amici in blocco del lettore.

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“Le penultime lettere di Jacopo Ortis” di Michela Cantarella

 

Un misterioso manoscritto di Foscolo con un incredibile potere: far innamorare chi lo legge. Intorno alle sue pagine ruotano le vite di Ernest, architetto gay con la passione per le trame improbabili, perennemente innamorato dell’amore; Amanda, blogger delusa che dell’amore non vuole nemmeno sentir parlare; Giulia, barista tuttofare con una laurea in Lettere appesa al chiodo. Ma al Café du Cinéma, il locale di Pavia dove lavora Giulia, irrompono anche Adriano, insegnante dai pessimi rapporti con la tecnologia e grande fan del Torino, e Lorenzo, giovane ricercatore universitario deciso a risolvere l’enigma delle Penultime lettere di Jacopo Ortis.
Tra eliche di aerei e segnali stradali rubati, lettere perdute e amori recuperati, il piacevole e divertente esordio letterario di Michela Cantarella colpisce per il suo tocco leggero, incisivo e ritmato, impreziosito da uno stile ironico e arguto.

Un misterioso carteggio che riesce a far innamorare chi lo legge è il protagonista dell’esordio di Michela Cantarella che ambienta l’intera vicenda nella sua Pavia. Le penultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo di poco più di cento pagine per raccontare come sia difficile aprirsi, di come spesso ci facciamo frenare da noi stessi perchè la felicità fa paura: paura di averla e perderla senza poter lottare. Un bar che attira a sé le vite di questi esseri umani che si trovano nel limbo del “ma è veramente questa la mia vita?”. Nessuno di loro riesce a capirsi ed ad aprirsi con gli altri fino al ritrovamento delle ultime lettere di Jacopo Ortis che come un elisir di verità riescono a superare le loro paure e ad afferrare la felicità.

Personaggi che possono sembrare veri: dei ragazzi che hanno inseguito i loro sogni con tutte le loro forze raccontati con uno stile narrativo piacevole che a tratti ricorda il giallo. Un espediente narrativo quello delle lettere che trovo molto interessante e che forse avrei approfondito di più, così come il rapporto tra la proprietaria del bar e la figlia.

La lettura scorre senza intoppi se no per un termine che avrei evitato: quel “limone duro” pronunciato da Ernest non l’ho proprio digerito perchè stona con lo stile dell’autrice che forza, a mio avviso, la caratterizzazione di questo personaggio che risulta il più bello e sfaccettato. Per il resto è una bel romanzo breve che per i primi pomeriggi al parco seduti sotto l’ombra di un bell’albero risulterà un degno compagno di ozio. Consigliato a chi ama i romanzi gialli con un’indagine ma senza cadaveri, bensì con la ricerca di un perchè e di una svolta.

È un romanzo sui se e i ma che non fanno andare avanti e della sensazione di stare fermi mentre tutto si muove.

Edito da Augh! nella collana Le Frecce costa €12 e potrete acquistarlo negli store online cliccando i link qui sotto e così facendo sosterrete questo piccolo blog senza spendere nessun centesimo in più.

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Vi aspetto e vi auguro una buona lettura!

WrapUp! Aprile 2018

Buon Maggio amici lettori!

Eccoci ritrovati con il consueto WrapUp! mensile!

Bando alle chiacchiere e come sempre parto dalle collaborazioni:

Bestia da latte di Gian Mario Villalta edito da SEM: un libro familiare che ripercorre le tappe che portano un bambino a diventare un uomo relazionassi e confrontandosi con gli altri. Assolutamente apprezzato.
Altra collaborazione è stata quella con Rizzoli con Mio assoluto amore di Gabriel Tallent: un thriller psicologico ed emotivamente devastante dove si gioca molto sulla sindrome di Stoccolma fino a quando qualcuno non riuscirà a scalfire quel muro di silenzi e bugie. Molto forte e crudo lo si apprezza se si ama il genere altrimenti lo si trova esagerato.

I quattro enigmi degli eretici di Armando Comi edito da Newton Compton è un thriller di tutt’altro genere: ambientato nella Roma del 1300 dove Cola di Rienzo si deve destreggiare tra enigmi, sette e antiche profezie per compiere il suo destino. Carino come romanzo ma nulla di imperdibile.

Turbine di Juli Zeh edito da Fazi che uscirà domani in tutte le librerie: più che un romanzo mi è sembrato un ritratto di una determinata condizione sociale e umana. Molto lento in alcuni passaggi si è rivelata una lettura piacevole grazie alle continue insicurezze che mostra la trama.

La donna perfetta di Melanie F edito da Cairo è un romanzo carino e ricco di spunti di riflessioni su come nelle vite artefatte l’unica verità è data dal dolore.

Sincronia colpevole di Giada Strapparava è un thriller adrenalinico che sconvolge il lettore per la trama e la durezza dello stile. Vi lascio qui l’articolo del blog tour.

Di nessuno di Simona Mangiapelo edito da Alter Ego è un romanzo breve intenso basato sulle bugie e sul bisogno di evadere dal mondo che ci siamo costruiti. Ben scritto e ben sviluppato.

Le penultime lettere di Jacopo Ortis di Michela Cantarella edito da Augh! è sicuramente un’opera con una trama diversa, innovativa come spunto. Mi lascia un po’ così la velocità con cui si susseguono gli avvenimenti e alcuni punti della trama stessa. Ve ne parlerò meglio nella recensione apposita. 

Di mia iniziativa invece ho deciso di leggere C’è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie edito da Mondadori. Carino, non uno dei suoi migliori, ma molto divertente grazie a Miss Murple che si rivela sempre comica nella tragedia che la circonda.

Giaguari invisibili di Rocco Civitarese edito da Feltrinelli e ricevuto in omaggio da IBS grazie ad un concorso è un romanzo di un ragazzo sui ragazzi privo di retorica, di insegnamenti ma ricco della bellezza del passaggio da liceo a mondo degli adulti. Apprezzatissimo.

Sempre di SEM ho deciso di acquistare Non sarò mai la brava moglie di nessuno di Nadia Busato: il racconto di un suicidio prima sul passato della suicida e poi sui diversi punti di vista che una tragedia simile ha. Intenso ed emotivamente coinvolgente tanto che in alcuni punti un lettore si può rivedere in quel senso di solitudine che in determinati momenti può divorare. 

L’arte di collezionare mosche di Fredrik Sjöberg edito da Iperborea, nell’edizione con il Corriere della Sera. Un misto di fantasia ed autobiografia che col passare delle pagine coinvolge senza permettere di rendersi conto che il romanzo sta giungendo al termine.

Indomite di Penelope Bagieu è una graphic novel edita da Bao. Innamorata follemente di queste grandi donne che non ricevono la luce dei riflettori e di cui ho sentito pochissimo parlare. Le tavole che la compongono sono bellissime, ironiche e politicamente scorrette così da riflettere la verità.

Guida tascabile per maniaci dei libri edito Clichy è una sorta di mappa con cui orientarsi nello sterminato mondo dei classici letterari che non possono mancare nel bagaglio di ogni buon lettore.

Fatemi sapere se avete letto qualche titolo e quale di questi più vi incuriosisce.

Da domani troverete ogni giorno una recensione dei libri prima accennati.

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Non mi resta che augurarvi buona lettura!

“Ernesto – Genesi di un eroe” di Francesco Nucera

Buongiorno amici lettori!

Oggi parliamo di Ernesto – Genesi di un eroe di Francesco Nucera.

Francesco Nucera fa il suo esordio con una raccolta di racconti intitolata Le mille facce della stessa moneta di cui vi lascio qui la recensione. 

Johnny, un giovane giornalista, si ritrova a intervistare Ernesto, colui che è riuscito a riunire l’Italia e a porre fine ad un regime razzista che, prima con gli extracomunitari poi con gli stessi italiani, ha completamente diviso il Bel Paese. Il Comandante racconterà la storia della sua vita nei minimi dettagli, in una sorta di confessione lucida, ma il fiuto del giornalista porterà Johnny a ricercare la verità oggettiva e a verificare ogni parola che gli verrà detta. Ogni scoperta lo metterà sempre più in pericolo fino a quando non sarà costretto ad affrontare la verità. 

Un romanzo distopico come pochi ne ho letti da scrittori italiani: avvincente, credibile con quella sensazione di precarietà e paura che accompagna fino all’ultima parola. 

Sembrerò di parte perchè Francesco lo conosco e sia come autore che come persona lo trovo unico nel suo genere ma questo romanzo ha una sensibilità, una visione estremizzata di un futuro che potrebbe avvenire e di un passato che c’è già stato ma che troppo spesso dimentichiamo.

Un’evoluzione stilistica e concettuale che per il primo romanzo mai mi sarei aspettata: meticolosità, attenzione per i dettagli, una trama ciclica fanno di Ernesto sicuramente un romanzo che può competere con i grandi titoli che si trovano oggi in tutte le librerie. 

La cosa che più mi è piaciuta non è la trama in sé, perchè quella me l’aspettavo, ma la morale che accompagna tutta la storia: svegliarsi e smetterla di guardare solo i propri interessi e ritrovare quel bisogno di partecipazione al bene comune che rende sempre grande un paese. 

Le riflessioni che porta con sé questo romanzo sono profonde, sono vere, sono attuali: Nucera inventa un personaggio e lo catapulta in un mondo di cui tutti noi dovremmo temere. Porta al limite l’italiano stufo dei crimini, delle ingiustizie sociali e politiche che ha ormai abbandonato la partecipazione cittadina e gli mostra che il suo contributo è fondamentale per non perdere la libertà di essere chi si è.

Consigliato a chi ama il genere distopico e a chi vuole immergersi in un modo inquietantemente vero.

Vi lascio qui il link per l’acquisto Amazon (vi ricordo che acquistando direttamente da questo link io riceverò una piccola commissione, voi non avrete nessuna spesa in più ma solo se lo farete subito) e quello di IBS.

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“Solstizio” di Luca Franzoni

Bentrovati amici lettori!

Oggi vi parlo di Solstizio di Luca Franzoni edito Augh!.

Il romanzo è ambientato il 21 giugno, il giorno più lungo dell’anno e tra gli incastri dei vari personaggi nella vita di Federico, un ragazzo a cui è stato diagnosticato un male incurabile, che decide di rapire l’ex fidanzata, la trama prende vita dando origine a una serie di macabri episodi tra cui quello con Arturo “Cash” Calesci, star dei social network, che organizza il party più importante dell’anno nella sua lussuosa villa o l’incontro con Vanessa, casalinga e madre trofeo e infine Maria, diciottenne affetta da una malattia che non le permette di vivere di giorno.

Una storia horror con personaggi inquietanti che trova la sua ispirazione e una forte impronta stilistica in Stephen King.

Sicuramente un buon romanzo, con dei personaggi inverosimili ma ben caratterizzati grazie alla follia umana che rende tutto possibile.

Approcciarsi a un mostro sacro come il re dell’horror è pericoloso per qualsiasi autore, Franzoni riesce a creare il suo mondo in modo unico e personale. Buona la storia, anche se in alcuni punti andrebbe spiegata, indagata a livello psicologico per dare quel tocco di introspezione in più che renderebbe possibile l’empatia tra personaggi così complessi e disadattati con il pubblico.

La lettura scivola via veloce sia per lo stile sia perchè non è un libro lunghissimo ma tutte le vicende si sviluppano in poco meno di 200 pagine tenendo così alta la suspance.

Consigliato a chi ama il genere horror.

Vi ricordo che giovedì 12 aprile presenterò questo libro al Milano Cafè di Piazza Durante, 16 Milano h.19.30. Se siete nei paraggi passate a salutarci e a scambiare quattro chiacchiere.

Vi lascio qui il link per l’acquisto Amazon (vi ricordo che acquistando direttamente da questo link io riceverò una piccola commissione, voi non avrete nessuna spesa in più ma solo se lo farete subito). Non perdetevi questa chicca che nelle librerie e per gli appassionati ha il suo perchè.

Ovviamente fatemi sapere cosa ne pensate voi e se avete titoli di quest’autrice da consigliarmi per continuare la sua scoperta!

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Wrap Up: Marzo 2018

Buon lunedì dell’Angelo amici lettori e buon Aprile!

Come ogni mese iniziamo con il WrapUp! delle letture del mese appena concluso.

Le collaborazioni sono state delle scoperte continue:

Ringrazio Giunti editore per L’osservatore oscuro di Barbara Baraldi: un thriller avvincente, veloce e ben scritto. Nessun dettaglio è casuale, anzi serve per aiutare il lettore ad arrivare alla conclusione. Uno stile molto americano che l’autrice fa funzionare. Secondo capitolo con protagonista Aurora, si rivela, a mio avviso, più bello e completo del primo perchè riesce a dare una completezza ai personaggi.

Ringrazio Augh! Per due letture molto diverse tra loro.

La prima è Solstizio di Luca Franzoni: un thriller, ispirato a Stephen King, che racconta le conseguenze del Solstizio sulle persone. Con l’autore chiacchiereremo insieme giovedì 12 aprile al Cafè Milano di piazza Durante, 16 Milano.

Il secondo libro è stato una sorpresa graditissima: primo romanzo di Francesco Nucera Ernesto – Genesi di un eroe (qui trovate la mia recensione a Le mille facce della stessa moneta). Un distopico originale per trama, costruzione e personaggi: in un’Italia divisa da regime totalitarista e per niente tollerante verso le diversità Ernesto lascia i panni di ragazzo di buona famiglia per quelli di eroe nazionale cercando di riunire sotto un unico governo il Bel Paese che ha dimenticato come si accolgono le diversità per arricchirsi e non per distruggersi.

Terza e ultima collaborazione per questo mese è stato Raccontami di te di Maria Chiara Monaco edito da Casa Editrice Kimerik: una buona storia d’amore tra due adolescenti, ma ho trovato delle carenze di trama e degli aspetti trascurati o dati troppo per scontato. Una lettura ben scritta che risulta piacevole. Vi spiegherò meglio nella recensione apposita.

Ho inoltre letto parecchio di Adelphi:

La mia famiglia e altri animali di Gerald Durrell: un romanzo divertente, a tratti assurdo, con l’equilibrio perfetto tra descrizioni e dialoghi. Personaggi divertenti che sono credibilissimi. Ben scritto: una lettura piacevole e veloce grazie allo stile ironico e avvincente.

Seconda lettura targata Adelphi è stata Marie aspetta Marie di Madeleine Bourdouxhe: una donna schiava della quotidianità e dei doveri, piena di paure, si riscopre solo nell’atto del tradimento verso il marito. Una donna che aspetta se stessa e fatica a riconoscersi.

Ultima lettura di questa casa editrice è stata La sovrana lettrice di Alan Bennet: irriverente, divertente e dal finale sconvolgente questo romanzo breve cattura il lettore e lo farà morire dal ridere.

Ho poi approfittato della collana in collaborazione tra Corriere della sera e Iperborea e ho letto Luce d’estate ed è subito notte di Stefánsson: lento, non sono riuscita ad entrare in empatia con nessuno dei personaggi, privo di una conclusione. Non mi è assolutamente piaciuto e vi spiegherò meglio il perchè nei prossimi giorni.

A Tempi di Libri ho acquistato A misura d’uomo di Roberto Camurri edito NNEditore: una serie di racconti che si intrecciano, scontrano e concludono insieme. Un filo rosso che li collega e rende le mille sfaccettature dei personaggi che crescono tra le pagine assumendosi le varie responsabilità.

Ho inoltre acquistato Tutte le ragazze con una certa cultura hanno almeno un poster di un quadro di Schiele appeso in camera di Roberto Venturini edito SEM: una storia d’amore nata da degli incontri occasionali che viene poi distrutta dalla routine quotidiana. Un romanzo dalla trama molto semplice ma dai molteplici significati nascosti.

Al BookPride ho acquistato il primo numero della rivista Freeman’s edita Black Coffee: un’idea geniale quella di una rivista con racconti collegati da un unico tema di attualità. Merita una lettura.

Ultima lettura per Marzo è stato Lacci di Domenico Starnone edito Einaudi. Un romanzo breve che racconta le bugie, i tradimenti, l’amore, gli sbagli di una coppia come tante che forse è rimasta insieme solo per i figli e per l’abitudine d’amarsi che per l’amore vero.

Sto inoltre finendo C’è un cadavere in biblioteca di Agatha Christie che sarà il libro ponte per questo mese.

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Non mi resta che augurarvi buona lettura!

“Chiusa in gabbia” di Roberto Bagnato

Bentrovati amici lettori.

Oggi vi parlo di Chiusa in gabbia di Roberto Bagnato edito Augh! gruppo AlterEgo Edizioni. 

Primo romanzo dell’autore che si cimenta con un thriller psicologico.

Emily è un giovane avvocato in carriera di Boston, amante dello sport e migliore amica della giornalista Sara. Quest’ultima è molto affascinata delle teorie mediche dell’affascinante Christopher Miller esperto di fobie e ansie. Sarà così che Sara trascinerà l’amica a un congresso dell’uomo spingendola a sottoporsi alla sua terapia. Emily nei giorni successivi cade in uno stato di malessere perenne.

Un thriller psicologico che indaga la mente e le fragilità delle persone, inquietante per come alcuni passaggi vengono descritti ma senza violenza gratuita e superflua. Breve ma intenso.

Uno di quei libri che in poco meno di duecento pagine ti cattura e ti destabilizza perchè sinceramente la semplicità con cui viene descritto il controllo mentale e le conseguenze hanno fatto affiorare in me un po’ di paranoia.

Un romanzo ben scritto che però mi lascia un po’ così a causa del finale aperto che, se mi seguite da un po’ sapete che non mi fa impazzire perchè lascia un po’ tutto sospeso. Questo racconto infatti necessita di un volume due per chiudere le questioni rimaste aperte e dare davvero la parola fine.

Consigliato agli amanti del genere ma un po’ meno alle persone ansiose e facilmente suggestionabili.

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WrapUp: Gennaio 2018

Eccoci qua! Il primo mese di questo nuovo anno è appena finito e come al solito ecco il WrapUp! delle mie letture di gennaio.

Iniziamo con i libri che mi sono stati omaggiati da autori e case editrici e poi con le mie scelte!

Vi ricordo che dei libri più belli letti troverete le recensioni sul blog durante il mese di febbraio e restate sintonizzati perchè da domani troverete tantissime novità!

Potete trovare i miei consigli anche su Parole a colori dove vi aspetta un mio nuovo articolo.

Siete pronti? Allora bando alle ciance e iniziamo

Il primo libro è stato A due passi da te di Irene Stasi che ringrazio. Il libro è edito dal Gruppo Albatros nella collana Il Filo. Un romanzo intenso che non è come sembra. Una ragazza costretta a crescere troppo in fretta che solo grazie a Parigi, alla sua prima migliore amica e al suo primo amore riuscirà a godersi a pieno la sua vita. Sappiamo tutti che il destino è sempre in agguato. Mi è piaciuto proprio perchè non mi aspettavo il finale. È stato sconvolgente leggere le ultime pagine ed è stato questo a rendere il mio giudizio positivo.

Altra collaborazione con Augh! che come sempre ringrazio per il supporto mi ha portata a leggere Chiusa in gabbia di Roberto Bagnato: un thriller letto in una giornata che mi ha messo ansia. Non nego di averlo letto col bisogno di sapere come sarebbe andata a finire la storia di Emily. Essendo un thriller direi che ha tutte le carte in regola per competere con i grandi nomi del genere. Ho apprezzato l’accuratezza delle informazioni riguardanti l’ipnosi, il non avere lasciato nulla al caso e non aver portato nulla all’esasperazione. Unica nota dolente, ma per mio gusto personale, è il finale aperto. Non sono un’amante di questa genere di finale però capisco che la storia si presta bene a un seguito e quindi su questo aspetto sospendo momentaneamente il giudizio per vedere cosa accadrà.

In collaborazione con Fazi ho letto Otto mesi a Ghazzah Street di Hilary Mantel. È la storia di una donna costretta, per seguire il marito, a trasferirsi in Arabia Saudita e a fare in conti con una società in cui le donne non sono solo vittime ma anche complici. Mi aspettavo qualcosa di più, è come se al romanzo mancasse quel qualcosa in più per farmi dire “Wow”. Eccellente come in qualsiasi opera targata Fazi è la traduzione che in nessun punto risulta forzata ed è opera di Oneto a cui vanno i miei complimenti!

Io invece ho deciso di leggere Diario d’inverno di Paul Auster, di quest’autore ho anche finito 4321 di cui però vi parlerò in modo più approfondito non appena avrò recuperato qualche opera in più. Edito da Einaudi Diario d’inverno è un profondo esame di coscienza, forse dello stesso autore con il quale il protagonista ha alcune similitudini, che, con una narrazione in seconda persona, ripercorre la sua vita tra successi, fallimenti, affetti e traslochi. Tutta la narrazione si basa sulle reazioni del corpo ai vari avvenimenti. L’ho apprezzato perchè trovo che sia stato un romanzo che da molti spunti di riflessione sulle nostre vite.

Nel mese appena trascorso ho iniziato anche due saghe, definiamole così: la prima è stata quella de I Bastardi di Pizzofalcone edito sempre Einaudi di Maurizio de Giovanni. Da questo romanzo è stata tratta la serie RAI omonima. I protagonisti sono gli agenti di polizia del commissariato di Pizzofalcone che, qualche mese prima, era stato protagonista di uno scandalo. Il nuovo gruppo, proveniente da altri commissariati della città di Napoli, si ritrova a dover far fronte alle varie indagini e ai pregiudizi che li accompagneranno. Carino ma come tanti altri. Non ho trovato nulla che mi facesse dire “Voglio andare avanti con la lettura”. Vedremo se leggendo il seguito riuscirò ad apprezzarlo meglio.

L’altra saga è quella di Lemony Snicket edita Salani. Sto parlando di Una serie di sfortunati eventi. Ho letto i primi due volumi: Un infausto inizio e La stanza delle serpi. Snobbato per anni, riscoperto grazie alla omonima serie Netflix e mi ha conquistata. Il black humor, una narrazione teatrale e il continuo succedersi di disavventure rende questa lettura non solo piacevole e adatta a un pubblico più piccolo, ma affascinante e piena di spunti.

A gennaio ho ufficialmente esaurito il repertorio di John Williams, di cui vi ho parlato di Stoner, Augustus e prossimamente di Nulla, solo la notte, con Butcher’s Crossing. Tutti i romanzi sono editi Fazi. Questa volta l’autore descrive una spedizione di caccia ai bufali in Kansas. Il giovane Will Andrews alla ricerca di se stesso e di un’avventura finanzia questa spedizione di cui fanno parte altri tre uomini. L’intero viaggio sarà accompagnato dalla natura indomita che in alcuni momenti sarà la vera antagonista dei protagonisti. Torneranno, ma nessuno di loro sarà più come prima. Ancora una volta un romanzo di Williams che fa sognare e che cattura. Non all’altezza dei suoi due grandi capolavori, ma sicuramente una lettura piacevole e consigliata.

Libro lacrima del mese è Wonder di R.J. Palacio, edito Giunti. Da questo romanzo è stato tratto recentemente l’omonimo film con Julia Roberts. August, detto Auggie, è un ragazzino di undici anni affetto dalla sindrome di Treacher Collins, che per la prima volta si trova a dover affrontare l’ambiente scolastico e i pregiudizi e le cattiverie dei suoi coetanei derivanti dall’ignoranza degli adulti. Un romanzo semplice, privo di retorica che rimette il giudizio sulle apparenze nella giusta prospettiva.

Ultimo libro è stato Lincoln nel Bardo di George Saunders edito Feltrinelli. Passando tra i pensieri dei vari spettatori ripercorriamo un po’ la vita del presidente Lincoln dalla morte del primogenito fino alle difficili scelte politiche. Un libro intenso che pur con alcune scelte narrative discutibili, lascia il segno per l’empatia che crea con il lettore. La morte, in fondo, è la malattia di chi resta.

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Il blocco dello scrittore

Buongiorno amici lettori e buon Sant’Ambrogio concittadini milanesi!

Anche se è festa potevo lasciarvi senza consigli per le vostre letture?

Assolutamente no!

Oggi parliamo di Il blocco dello scrittore di Giulia Annibale edito da Augh!.

Miranda è un’universitaria come tante con la passione per la scrittura e il disegno che sogna di diventare una grande scrittrice. Un giorno, per caso, incontra Luca che le regala un segnalibro dal significato profondo per lei.

Questo incontro la porterà a scoprire uno strano negozio di libri di cui le proprietarie, Ofelia e una vecchietta, le renderanno la vita un po’ difficile. Insoddisfatta dei suoi racconti inizierà a vedere i suoi personaggi prendere vita e si ritroverà involontariamente eroina dei suoi scritti.

Prima opera dell’autrice che mostra sicuramente uno stile acerbo, soprattutto nella trama e nelle descrizioni dei sentimenti (ho trovato un pochino difficile entrare in empatia con la protagonista), resta però un libro piacevole da leggere e sicuramente adatto a chi non è un grande divoratore di libri, ma che ama il genere fantasy non troppo spinto: l’autrice porta i personaggi fantastici dell’infanzia della protagonista nella sua realtà.

Bello l’espediente narrativo di dare vita ai propri personaggi: una sorta di teatro del teatro portato all’interno di un romanzo.

Carino il doppio significato del titolo che significa sia l’incapacità di scrivere sia l’oggetto usato.

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A presto amici lettori!

Po’s Advice: Christmas edition 2017

Buongiorno amici lettori e soprattutto buon dicembre!

Oggi torna Po’s advice per aiutarvi nella scelta dei libri da regalare.

Se vi ricorderete in questo articolo vi dicevo che non sempre regalare libri è consigliabile, anzi.

Oggi, però, proverò a darvi 5 consigli che possono ben o male adattarsi più o meno a tutti.

1)Più che un libro è un autore che consiglio vivamente e parlo di John Williams di cui vi ho già parlato di Augustus e di Stoner entrambi editi da Fazi.

Cosa dirvi? È uno scrittore che merita di essere letto da chiunque. Uno stile dolce, semplice, immediato e empatico. Williams ha costruito Stoner come un uomo qualunque, l’eroe della normalità e reso il grande Augusto un uomo normale, con paure, fragilità e sentimenti.

2) Un libro per tutte le donne della nostra vita: Il contrario delle lucertole di Erika Bianchi edito da Giunti. Una storia di famiglia che famiglia non è. Donne che sono diventate donne troppo in fretta e uomini incapaci di amarle come dovrebbero. Bianchi scrive un libro dal sapore amaro, ma che si legge da solo.

3) Tatty di Christine D. Hickey edito da PaginaUno: amato profondamente e adatto a un pubblico dalla forte sensibilità. Una bambina come tante, troppe che si trova a dover diventare grande troppo in fretta. Una storia che sa di ogni epoca in cui i genitori non sono tali.

4) Le mille facce della stessa moneta di Francesco Nucera edito da Augh! (presto vi metterò il video della presentazione online): undici racconti veloci, verosimili tutti collegati dalla stessa domanda “Cosa è giusto fare?”. Adatto da regalare a chi non è un grande lettore proprio visto che non è una storia unica ma una serie di storie.

5) Solo bagaglio a mano di Gabriele Romagnoli edito da Feltrinelli. Un “librino” minuscolo che mette in dubbio ogni aspetto della nostra vita. Da regalare assolutamente a quelle persone che sappiamo hanno bisogno di una svolta, che stanno cercando di fare ordine nella loro vita e che hanno bisogno solo di una piccola spinta in più.

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Buona lettura!

 

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